La magia dei luoghi, la bellezza che ci investiva, il delicato suono del selciato camminando, il toccare mura antiche e ricche di storia la ebbero vinta sui frenetici ritmi metropolitani, che non abbiamo avuto difficoltà a lasciarci alle spalle. Eravamo in Val di Chiana e non avremmo voluto essere in nessun altro luogo al mondo.
Val di Chiana: viaggio al centro della bellezza toscana
Quando mio marito Lorenzo mi propose un fine settimana in Toscana tra le colline della Val di Chiana non nascondo che lo guardai un po’ perplessa. La Val di Chiana, estesa per circa 100 Km nelle regioni di Toscana e Umbria, è delimitata a Nord dai preappennini toscani e a Sud giunge in declivio fino al Lago Trasimeno. Trapuntata da numerosissimi borghi medievali, programmammo di visitare solo il versante toscano compreso tra le provincie di Arezzo e Siena, noleggiando una macchina direttamente all’aeroporto di Firenze.
Montepulciano
Giunti a Montepulciano, ci sistemammo in un delizioso boutique hotel in perfetto stile TuscanyPeople. La vista sui due luminosi laghi della Val di Chiana bastò a ritemprarci della fatica del viaggio. Perla della Toscana, Montepulciano, noto per le preziose produzioni di vini DOC Made in Tuscany e per il suggestivo Bravìo delle Botti, è un incantevole borgo toscano di origine etrusca in cui svettano imponenti edifici nobiliari di grande prestigio e bellezza architettonica.
Storia della Val di Chiana
Passeggiando lungo Corso con Lorenzo fin da subito entrammo emozionati nella storia di tutta la Val di Chiana. Abitata fin dalla Preistoria, saranno gli Etruschi, abili agricoltori, a farle conoscere un periodo di grande ricchezza. La Val di Chiana, conquistata dalla Repubblica Romana conobbe un rapido declino solo dopo l’avvento dell’Impero che trasformò le fertili pianure in luoghi malsani e acquitrinosi, a seguito di opere idrauliche volte a sbarrare il deflusso del fiume Clanis.
Sarà solo sotto il dominio dei Medici che si operò la definitiva bonifica delle paludi. Dall’Unità d’Italia ai giorni nostri il rigoglio della valle non ha più conosciuto soste.
La Val di Chiana senese
Chiusi, Chianciano, Sarteano e Cetona
Arrivammo a Chianciano Terme, rinomata località termale, sotto un tiepido sole primaverile, e ci avventurammo tra i vicoletti della Chianciano Vecchia, affacciata su scorci di paesaggio naturale in cui boschi di pini, lecci e castagni vengono frastagliati, da declivi coltivati a olivo e vite. A Chiusi visitammo il Museo Nazionale Etrusco e due delle tombe a camera poste all’interno del sito archeologico poco distante. La fascinazione fu tale che non tardammo a recarci nel delizioso borgo di Sarteano per visitare il Museo Civico Archeologico. Vi si trovava infatti una fedele riproduzione della inquietante Tomba della Quadriga Infernale, scoperta presso la Necropoli delle Pianacce. Per continuare il nostro ideale viaggio a ritroso nel passato, purtroppo non riuscimmo a visitare il Museo Civico della Preistoria del Monte Cetona, nella vicina Cetona.
Torrita di Siena, Sinalunga e San Casciano dei Bagni
L’itinerario senese della Val di Chiana continuò nel giorno successivo. Ritemprati ci lanciammo verso nord alla volta di Torrita di Siena, denominato il borgo di terracotta, per i colori e le suggestioni che la sua monumentalità ispira e famoso per il Palio dei Somari. Proseguimmo visitando Sinalunga, al cui centro svetta il Palazzo Pretorio con la sua Torre campanaria, il borgo medievale di Trequanda, con le sue due imponenti porte d’accesso e San Casciano dei Bagni, con le sue sorgenti a cui le moltitudini nobiliari d’Europa affidavano la risoluzione dei propri malanni.
La Val di Chiana aretina
Visitammo poi Foiano della Chiana, ancora oggi racchiuso da due cinte murarie, e ci sistemammo nella elegantissima e lussuosa suite di un Bed and Breakfast, ricavato in un bellissimo casolare settecentesco, a soli 10 minuti dal Valdichiana Outlet Village, dove non mancammo, naturalmente, di fare qualche acquisto.
Durante una luculliana colazione, in cui abbiamo avuto modo di apprezzare deliziose varietà di miele (castagno, corbezzolo e acacia), altra produzione Made in Tuscany, ci siamo finalmente resi conto che in Val di Chiana avremmo trascorso le nostre future ferie estive!
Dunque l’unica altra meta sarebbe stata Arezzo. Lucignano, dalla classica urbanistica medievale a cerchi concentrici, Marciano della Chiana, con il suo Castello e perimetro murario inglobato nelle abitazioni, il contesissimo borgo di Monte San Savino a guardia della pianura, Civitella in Val di Chiana, tristemente nota per l’eccidio che vi ebbe luogo, durante la seconda guerra mondiale, e infine Cortona la bella, sarebbero stati oggetto della nostra prossima avventura estiva.
Naturalmente non ci saremmo persi il suggestivo Palio dei Rioni di Castiglion Fiorentino, altro affascinante borgo toscano o la Giostra del Saracino che si disputa ad Arezzo, magnifica occasione per un altro fine settimana nel mese di giugno, quando hanno luogo entrambe le manifestazioni!
Arezzo
Ad Arezzo, dopo avere ammirato le meraviglie architettoniche della straordinaria Piazza Grande, dove nel periodo dell’Avvento viene allestito il luccicante Mercato di Natale, visitammo il Duomo, dove restammo letteralmente incantati dalla struggente bellezza delle sue vetrate istoriate. Bighellonando per le vie del centro storico ci preparammo così per il rientro a casa, con la consapevolezza di esserci appropriati della bellezza di quei luoghi toscani, in cui saremmo tornati ancora.
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