Se volete fare un viaggio all’insegna della cultura, dell’arte, di passeggiate immersi nel verde e della sana e squisita tradizione enogastronomica allora la città di Pistoia è senza dubbio una meta ideale.
Pistoia, antiche storie tra le colline toscane
A soli 40km dalla maestosa, e maggiormente caotica, città di Firenze si trova Pistoia, un angolo di paradiso intriso di colori, profumi, sapori, storia e armonia. Passeggiando tra le viuzze di questa cittadina toscana troverete palazzi, monumenti, antichi negozi che testimoniano la ricca tradizione storica e culturale influenzata dai numerosi popoli che ci hanno vissuto: Etruschi, Romani, Ostrogoti, Bizantini, Longobardi. Vi starete chiedendo: “Ma cosa c’entra in tutto questo il pane??” . Seguitemi per le sue antiche vie e lo scoprirete.
Le vie del centro di Pistoia tra passato e presente
Via degli Orafi
Pistoia, originariamente Pistoria, infatti ha origini antichissime: nasce nel secondo millennio avanti Cristo come borgo romano, anche se dalle testimonianze storiche trovate presso la suggestiva piazza del Duomo, si pensa risalga al periodo etrusco. Consiglio di iniziare la visita di questa città dalle mille sorprese da una famosissima via: Via degli Orafi situata nel centro storico. Partendo da qui potrete man mano scoprire le diverse impronte che hanno lasciato i primi popoli fino ad oggi.
Questa via infatti è una delle più antiche della città: era la ben nota Via Cassia, costruita nell’epoca romana per collegare in direzione est-ovest le città romane. Era definita infatti decumanus maximus e collegava Pistoia all’attuale città di Lucca. Passeggiando per questa via vi imbatterete in numerose botteghe di orafi, che hanno poi dato il nome a questa antica strada romana, e potrete acquistare preziosismi gioielli.
Via Bracciolini
Continuando su questa via troverete un altra famosissima via di epoca romana Via Bracciolini definita all’epoca cardo maximus perché collegava le città da nord a sud. A parte qualche sprazzo di resti nella piazza del Duomo e questa meravigliosa via dalle pietre romaniche, questo popolo ha lasciato ben poco a questa città anche perché nel 406 d.C. fu distrutta dalla popolazione degli Ostrogoti. Fu ricostruita sotto il dominio dei Bizantini e dei Longobardi, come potrete ammirare nelle costruzioni della Chiesa di San Giovanni Forcivitas e di Piazza della Sala.
Questa piazza oggi è adibita al mercato degli ortaggi e dei fiori con uno spazio dedicato proprio alla vendita. Prima c’erano invece tante botteghe di legno per i contadini.
Piazza Duomo
Altra impronta longobarda la potrete ammirare arrivando nella Piazza del Duomo dove è stato costruito il campanile della Cattedrale di San Zeno. Qui, infatti, i Longobardi costruirono un gastaldato e ne fecero il fulcro del loro potere. Questa chiesa è stata soggetta a molte ricostruzioni a causa dei vari incendi che ha subito. Ma la maggior parte delle opere che potrete ammirare passeggiando tra le vie risalgono all’età comunale quando ci fu la guerra tra Guelfi e Ghibellini.
Questa infatti è una delle pagine più dolorose della vita di Pistoia in quanto si ritrovò contesa tra le potenti Lucca e Firenze ritrovandosi sotto assedio più volte. Nel 1306 dopo undici mesi di assedio, la città si arrese alle forze alleate di Firenze e Lucca, permettendo ai nemici di abbattere le mura.
Continuando su Piazza del Duomo a destra della Cattedrale fu costruito il Palazzo dei Vescovi, residenza dei vescovi nel periodo religioso della città. All’interno del palazzo fu costruita la sacrestia di San Jacopo, dove ci fu il famosissimo furto del “Tesoro di San Jacopo“, considerato un’ingiuria per la città di Pistoia. Questo palazzo è suggestivo in quanto mescola la cultura romanica, etrusca e medievale. Testimonianza del passaggio di vari popoli è il Museo Civico che raccoglie numerosi quadri di origine romanica, bizantina e rinascimentale e anche i quadri del pittore Giotto.
Dunque Piazza del Duomo è un punto cruciale per l’architettura di Pistoia. Qui troverete anche l’influenza gotica nel Battistero di San Giovanni in Corte, dove infatti ci sono losanghe, rosoni e forme geometriche tipiche di quel periodo.
Pistoia, una città al sapore di pane!
Ma Pistoia non è solo architettura e storia, Pistoia vuol dire anche sapori…e che sapori! Già il suo nome antico nome Pistoria deriva dal pane in forno perché appunto le cuoche della città preparavano il pane per i loro uomini romani. Piatto tipico e prelibato è la Zuppa del carcerato.
Questa zuppa è povera e contiene pomodori, aglio, aromi, pane raffermo e carne di vitello. Il re del cibo di strada pistoiese è il lampredotto: il miglior posto dove mangiarlo è il locale “Le Zie del lampredotto”. Per i veri appassionati di questo piatto, a Pistoia potrete trovarne di tutti i gusti: con le bietole, con gli spinaci e con il pomodoro.
Nel centro storico non potrete non farvi catturare dagli odori dell’osteria La botte Gaia: qui potrete deliziarvi con i migliori vini e carni del posto. Camminando tra i vicoli troverete piccole cantine che offrono il nettare delle zone del Chianti. Se andate nel periodo natalizio dovete assaggiare il Vin Santo pistoiese, ottenuto dalla vinificazione dell’uva passa nella settimana natalizia.
Questi vini potranno essere accompagnati dal tipico pecorino a latte crudo preparato dai contadini pistoiesi nelle loro campagne. Altro prodotto pregiato è la farina di castagne con cui le signore preparano biscotti, castagnaccio e necci. Senza dubbio le castagne sono le vere protagoniste delle sagre autunnali di questo meravigliosa cittadina.
Ma cosa state aspettando, tutti a Pistoia a conoscere questa splendida città.
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